Che lo shampoo purificante sia il migliore? Per quanto mi riguarda, in questo periodo della mia vita, la risposta è sì e per farmi perdonare dallo shampoo che ho più volte tradito, nonostante la comprovata efficacia, scrivo questo post di mea culpa, in un simpatico viaggio nella mia inquietudine tricologica. In principio era l’impossibilità di trovare uno shampoo adatto ai miei capelli. Non vi è mai capitato di farvi sedurre da un packaging meraviglioso, con pubblicità allettante e un copy fatto davvero bene (ovvero la descrizione del prodotto sulla confezione)? Io ho un debole per il packaging dei prodotti per capelli (dei prodotti beauty in generale ammettiamolo) e quindi ne ho provati diversi.
Quale shampoo scegliere
Partiamo con una precisazione importante: il fatto che uno shampoo e un balsamo non abbiano avuto un effetto positivo sui miei capelli NON significa necessariamente che non siano dei buoni prodotti, ma semplicemente che non sono adatti al mio tipo di capello. Con questa premessa, vi svelo che la mia testolina ha parecchi problemi con l’ingrediente principe dei prodotti per capelli: l’olio di argan. Di moda ed effettivamente performante sul tipo di capello adatto, l’olio di argan ha lo stesso effetto sui miei capelli di una colata di olio: praticamente è come se non li avessi lavati, anzi peggiora la situazione. Inizialmente convinta che fosse solo troppo usare in abbinamento shampoo e balsamo con questo ingrediente, mi sono ostinata ad utilizzare almeno il conditioner all’olio di argan. Ho guadagnato solo una piega appesantita e ponytail dell’ultimo minuto per nascondere quest’effetto. Lo shampoo purificante, che poteva essere una buona idea con radici appesantite e cute a volte secca, mi sembrava un brutto ricordo legato alle pubblicità anni 90, da non prendere nemmeno in considerazione. Mi è capito quindi spesso di usare prodotti a intermittenza, ovvero per un paio di settimane usavo una coppia di shampoo e balsamo, per poi abbandonarli in favore di una nuova coppia quando l’effetto negativo sui capelli diventava troppo evidente, abbandonare la seconda per il medesimo motivo, recuperare la precedente e così via in un avvicendarsi di inquietudine tricologica.
Shampoo purificante
Un giorno poi ho incontrato lui, in sconto sugli scaffali del supermercato, e così per provare l’ho messo nel carrello. Lo shampoo purificante Kelemata al ginepro rosso è un ottimo prodotto per i miei capelli e qui devo confessare un certo snobismo beauty. Mi vergogno, ma è così e con questa pubblica ammenda posso dire di aver imparato la lezione. Nel mio immaginario lo shampoo antiforfora non ha niente a che fare con la promessa di capelli wow, ma evoca l’immagine di una tempesta di neve da combattere sul campo di giacche scure. La verità è che utilizzando questo shampoo i miei capelli sono davvero wow, leggeri e voluminosi, se per caso non li lavo una sera non è una tragedia (la frequenza dei lavaggi è tutto un altro capitolo), in generale hanno un aspetto sano e le radici non rimangono né secche né grasse. Oltre al ginepro rosso, lo shampoo purificante Kelemata contiene olio essenziale di timo ed essenza di eucalipto, ed è pensato per una detersione delicata e frequente. Contando che lavo i capelli praticamente tutti i giorni, potevo avere qualche indizio che sarebbe stato lo shampoo giusto…
Anche a voi è capitato di avere tra le mani la soluzione a un problema (beauty o di altra natura) ed ostinarvi a cercarne un’altra perché quella che funziona non era quella che avevate in mente? Vi aspetto nei commenti!