Miss Subways è un concorso di bellezza a cui partecipavano tutte le ragazze newyorchesi che negli anni 40 desideravano vedere il loro sorriso sfrecciare sui vagoni della metropolitana. Non dovevano pubblicizzare nessun prodotto, ma soltanto la bellezza in sé. Si trattava di un escamotage dei pubblicitari per far alzare la testa ai viaggiatori e così notare anche le pubblicità presenti sui treni. Ho scoperto questo delizioso concorso di bellezza leggendo il romanzo “Le ragazze di New York” di Susie Orman Schnall (Feltrinelli), dove una delle protagoniste partecipa a Miss Subways per diventare indipendente e inseguire i suoi sogni. Questa è l’occasione di parlare ancora di libri e moda, infatti la moda anni 40 è il preludio di quelli che penso siano stati gli anni più felici per la creatività nel settore: gli anni 50, 60 e 70. Praticità e frugalità, insieme ai pantaloni e alle giacche, entrano negli armadi delle signore a cavallo tra la seconda guerra mondiale e l’immediato dopo guerra.
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Libri e moda: quando scopri che un vestito è perfetto per te
Libri e moda: due delle mie più grandi passioni che si incontrano. Per tenerci un po’ di compagnia in questo periodo, dove rimanere in casa è una necessità e dove la lettura è un’ottima via di fuga verso nuovi luoghi e nuove storie, ho pensato di fare qualche post sugli ultimi libri che ho letto in cui la moda è protagonista tra le righe. Non manuali di storia della moda, ma narrativa che ospita tra le sue pagine anche abiti e accessori. Dobbiamo dare a Cesare quel che è di Cesare: fu il mensile italiano Velvet, che purtroppo ha chiuso, a inaugurare una rubrica che riportava citazioni di libri in cui la moda veniva per un momento messa in risalto dalla narrazione. Per me le citazioni possono essere anche lo spunto per una riflessione più ampia, sul mondo di significati della moda. Partiamo con Madeleine St. John e il suo romanzo d’esordio “Le signore in nero”, pubblicato in italiano da Garzanti.